Ente Capofila del Parco Fluviale del Sarca e della Riserva Unesco Alpi Ledrensi e Judicaria
Consorzio B.I.M. Sarca Mincio Garda nel progetto “Impetus” per lo studio dell’uso delle risorse naturali e dell’acqua nella Valle dei Laghi
Marzo 2022
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Il Consorzio dei Comuni del Bacino Imbrifero del Sarca (B.I.M.) Sarca Mincio Garda con sede a Tione di Trento e comprendente tutti i Comuni da Pinzolo a Nago-Torbole compresi quelli della Valle dei Laghi ed Ente capofila dell’Accordo di Programma per l’attuazione del “Parco Fluviale della Sarca”, particolarmente interessato e coinvolto nelle dinamiche legate alla tutela del fiume Sarca e dell’acqua utilizzata a favore del territorio, prende parte al progetto europeo “Impetus – Turning Climate Commitments into Action” per contribuire alla mappatura degli utilizzi delle risorse naturali nella Valle e degli attori interessati ai processi di co-creazione di soluzioni innovative.
Con il coinvolgimento del Parco Fluviale del Sarca fornisce una lettura delle dinamiche di uso della risorsa acqua e del suolo nella Valle dei Laghi, partecipa, con gli stakeholder locali, allo sviluppo di un sistema di supporto alle decisioni partecipative per la gestione integrata della risorsa acqua e per la gestione dei conflitti legati ai suoi usi quali: irrigazione, produzione idroelettrica e fabbisogni degli ecosistemi naturali.
Con la collaborazione ed il coordinamento di Eurac Research di Bolzano e degli altri importanti partner del progetto Impetus locali (Cantina Toblino di Madruzzo primaria azienda vitivinicola della Valle dei Laghi che sarà coinvolta in un progetto sperimentale sulle aree coltivabili e MobyGis di Trento che si occuperà di modellazione ed ottimizzazione del ciclo dell’acqua) supporta l´individuazione/reperimento dei dati a scala locale necessari per la messa a punto della piattaforma (dati sui fabbisogni/utilizzi irrigui, dati relativi allo stato dei corpi idrici, stato degli ecosistemi).
Impetus durerà quattro anni e coinvolgerà 7 aree bioclimatiche: dalle coste spagnole della Catalogna, alle spiagge artiche del Troms in Norvegia, per poi passare a territori mediterranei, continentali e atlantici, fino ad arrivare all’area di studio della nostra Valle dei Laghi.
L’obiettivo è analizzare e proporre metodologie e tecniche adattabili in tutte le sette regioni selezionate, dando da un lato un contributo a viticoltori e agricoltori europei e fornendo dall’altro modelli di gestione del territorio agli enti e alle autorità locali.
In particolare la Valle dei Laghi è stata selezionata come unità geografica rappresentativa di diverse caratteristiche tipiche del territorio montano: da un lato fornisce informazioni dettagliate che permettano di caratterizzare le dinamiche di trasformazione climatiche a diversi livelli (geomorfologico, idrico, ecologico, antropico-sociale, economico-industriale) dall´altro sviluppa e testa soluzioni innovative per rendere più resiliente il territorio della valle, includendo la valutazione e la mitigazione del rischio climatico nelle sfere ambientali economiche e sociali, per poi mettere a disposizione questa esperienza nella replicazione delle azioni in altre valli e territori montani.
Nonostante l'abbondante presenza di acqua nella zona, i conflitti tra i suoi usi concomitanti (irrigazione, potabile, sfruttamento dell'energia idroelettrica, esigenze dell'ecosistema) stanno aumentando e ciò impatta sulle attività economiche che ne beneficiano.
I rapidi impatti del cambiamento climatico porteranno in futuro all'aumento dei già esistenti conflitti nell´uso del suolo e delle risorse idriche.
Lo sfruttamento idroelettrico delle acque del fiume Sarca, ad esempio, che interessa direttamente il Consorzio B.I.M. Sarca Mincio Garda per i sovracanoni che i concessionari versano a favore dei Comuni consorziati, è una risorsa economica importante per il territorio che va considerata unitamente agli altri settori coinvolti, quali appunto quello fondamentale dell’agricoltura ma anche quelli ambientali e turistici.